
Il Parlamento aveva votato la riforma nel luglio del 2012, annullando ogni provvedimento in materia preso in precedenza, salvo conferme da parte dei tribunali entro il 5 gennaio 2013. Oggi è 6 e nessun tribunale sembra essersi espresso per impugnare tali provvedimenti. Chi nasconde sotto il letto libri "proibiti" potrà finalmente dormire sonni tranquilli, sebbene i divieti fossero in gran parte ignorati anche dalle librerie. Tra i tomi coperti da censura, c'erano anche saggi sulla "questione curda" e il rapporto sui diritti umani in Turchia.
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