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lavoro a Istanbul e conosci solo italiano e inglese? Oppure semplicemente ti sei stancato di lavorare per conto di altri e fare le ore piccole davanti alla scrivania? Forse c'è un modo per scegliere
Istanbul senza condizionamenti, senza se e senza ma, ma solo con lo spirito del viaggiatore innamorato: il lavoro da
freelance. L'idea alla base è semplice: il web offre la possibilità di lavorare a distanza, di guadagnare e pagare le tasse in tutta sicurezza.
Ora, se i datori di lavoro - uno o più di uno - si trovano in Italia, è logico che il pagamento avvenga in euro. Grazie al cambio favorevole (per noi), il nostro piccolo contentino può tradursi in un dignitoso
stipendio in lire turche.
Come si lavora da freelance?
Si comincia con l'atteggiamento. Il freelance è motivato, non ama sprecare il suo tempo sui mezzi pubblici e lavorare per far guadagnare qualcun'altro sul proprio straordinario non pagato. Tutti i siti per freelance richiedono di frequente piccole biografie e descrizioni delle proprie competenze: il freelance crede nelle proprie capacità e mette in luce le proprie esperienze, cercando di costruire un'immagine professionale ottimale. Non ha nessuna intenzione di tornare indietro e quindi non si scoraggia se nel primo periodo non riesce a racimolare quanto si aspettava.
Il primo passo da fare è
seminare (per poi raccogliere). Il freelance probabilmente non vorrà lavorare tutto il giorno al computer, cercando di trascorrere del tempo anche
fuori dalla biblioteca o dalle proprie quattro mura. Le tattiche sono due: o si lavora sodo all'interno delle proprie quattro mura e si gestisce il proprio tempo libero alternandolo alle ore lavorative per esplorare la città e coltivare le amicizie, oppure si cerca di mischiare il lavoro online e il lavoro offline. Qui a Istanbul, per esempio, si potrebbe trovare il modo di far fruttare la propria
conoscenza dell'italiano, offrendo lezioni private a chi è interessato a imparare l'italiano. Per farvi un po' di contatti nel settore potreste aprirvi due profili su Languagexchange e Conversationexchange, inviando il
vostro CV anche alle
scuole private che insegnano italiano.
Se siete grafici potete trovare lavoro su
BestCreativity e
99design; se siete scrittori potete provare su piattaforme come
Scribox e
Freelancer; se siete web developers avete a disposizione i fiorenti mercati di
StarBytes e
AppJobber. Proseguendo ci sono siti per creativi come
Zooppa e
Choosa e piattaforme dove si trova un po' di tutto come
Elance,
ODesk e
Twago. I traduttori potranno aprire un profilo su
MyTranslation o
Translated.
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