Come tutti gli altri paesi, anche la Turchia ha le sue regole di condotta, che non sono affatto scontate. Se stai per fare un viaggio a Istanbul o in un'altra zona della Turchia, ti raccomandiamo la
lista delle cose da non fare e da non dire nel paese di Ataturk. Non sono tantissime, ma occhio: se desideri integrarti nella cultura locale ed evitare fraintendimenti farai bene a farci attenzione.
10 Cose da Non Fare e Non Dire in Turchia
Questo lungo elenco può intimorire e scoraggiare. Ben 12 cose da non fare quando si viaggia in Turchia! In realtà, i turchi sono molto tolleranti con gli stranieri, e sanno che certi usi e costumi locali possono essere ignorati o male interpretati dai visitatori. Quindi, leggi questo elenco a cuor leggero!
1. Non parlare male di Ataturk
Ataturk è l'eroe nazionale ed è considerato quasi una figura sacra: i Turchi venerano il suo ricordo e conoscono tutti gli aspetti della sua vita sin da quando sono bambini. Insultare Ataturk, inoltre, è punito persino dalla legge.
2. Tratta con rispetto la bandiera turca
I turchi hanno un grande rispetto della bandiera, e la espongono volentieri durante le festività (o anche senza nessun motivo!). In Turchia, è considerato un oltraggio insultare la bandiera nazionale.
3. Meglio non parlare di politica o religione
Meglio non impelagarsi in discorsi lunghi e complicati, che tuttora dividono le persone e provocano discussioni accese anche tra amici e famigliari. La politica e la religione sono due argomenti davvero delicati, da evitare. Al massimo, si possono fare domande generiche o storiche, e approfittarne per imparare qualcosa.
4. Non soffiarti il naso in pubblico
Soffiarsi il naso in pubblico è considerato scortese. Un fazzoletto sporco per i turchi è un pessimo spettacolo!
5. Attenzione ai gesti...
Attenzione ai gesti: mettere il pollice tra l'indice e il medio (come quando si "ruba il nasino" ai bambini) equivale a fare il dito medio. Il gesto tutto italiano del "che vuoi?" invece, in Turchia si fa quando si è apprezzato qualcosa, soprattutto in cucina. Per dire di no, i turchi alzano il mento con un suono che somiglia alla nostra Zeta, oppure si mettono una mano sul cuore (soprattutto per rifiutare un'offerta). Tracciare un cerchio con il pollice e l'indice è invece una specie di insulto, da evitare. Può significare diverse cose, da "sei una testa di..." a "sei omosessuale".
6. Non frequentare i quartieri più malfamati della città
I quartieri più malfamati della città sono da evitare. A Istanbul, nella lista dei quartieri peggiori figurano sicuramente Dolapdere, Tarlabaşı, Gaziosmanpaşa, Kasımpaşa, Kuştepe, Aksaray, Gülsuyu, Sultanbeyli e Fikirtepe - anche se quest'ultimo è in rapida trasformazione e si appresta a diventare il nuovo centro finanziario e residenziale del lato asiatico.
7. Non partire senza aver letto le raccomandazioni di Viaggiare Sicuri
Prima di partire, leggi sempre le raccomandazioni di
Viaggiare Sicuri, sempre al passo con i bollettini di guerra. Purtroppo, la Turchia è vicina (anche politicamente parlando) alle zone calde: a sud la Siria e a Nord, oltre il Mar Nero, l'Ucraina e la Russia.
Viaggiare Sicuri è un servizio del Ministero degli Affari Esteri. In genere, la Farnesina invita alla cautela soprattutto chi viaggia verso le regioni orientali del paese.
8. Non partecipare alle manifestazioni
In centro, potrebbe capitarti di incontrare una manifestazione. Non unirti al corteo se vuoi evitare problemi: manifestare è vietato e gli scontri con la polizia sono frequenti.
9. Non fotografare zone militari
In Turchia è vietato fotografare aree di pertinenza militare, anche se si trovano nelle zone turistiche. Queste proprietà sono ben sorvegliate da guardie e telecamere, quindi è meglio non rischiare.
10. Non entrare in Moschea senza coprirti (solo donne)
In Moschea vigono determinate regole: le donne devono entrare con il capo coperto e abiti coprenti, quindi non pantaloncini corti e capelli al vento. Dentro la moschea non si dovrebbe ridere in maniera evidente e parlare a voce troppo alta, né disturbare chi è lì per pregare. Gli uomini e le donne pregano in due zone differenti della moschea, ma per i turisti spesso si fa un eccezione, soprattutto a Istanbul. Nelle moschee più turistiche puoi persino entrare anche dall'ingresso principale, scattare qualche foto e fare un giro per ammirare gli interni.
11. Non entrare dentro casa con le scarpe
Assolutamente vietato: appena si entra in una casa occorre togliersi le scarpe e riporle dove indicato dai padroni di casa. Nella maggior parte dei casi, le scarpe devono essere lasciate fuori dalla porta. Per i turchi è impensabile girare per casa con una suola sporca.
12. Siediti il più possibile in maniera composta
Accavallare le gambe mostrando la suola delle scarpe, sdraiarsi sul divano di fronte agli ospiti e assumere pose poco "eleganti" è considerato irrispettoso. Diciamo che i turchi sono in generale più formali degli italiani, e si aspettano lo stesso comportamento anche dai propri ospiti.
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